L'importanza
dello sport da coniugare con lo studio e con il lavoro: anche per trovare
lavoro e' diventato importante aver un buon curriculum sportivo...!
leggi vari articoli tra cui questo: pubblicato a tutta pagina su "La Repubblica" 12 luglio 2014 - di cui qui si riporta una piccola parte per mancanza di spazio.. L'OLIMPIADE DELL'INNOVAZIONE Nel 1968 alle olimpiadi di Citta' del Messico accaddero alcuni fatti straordinari per l'atletica leggera e lo sport in generale che rivoluzionarono questo sport e non solo questo: 1)
LA PISTA DI ATLETICA LEGGERA per la prima volta non e' piu' in terra
battuta: iniziano su larga scala le gare sul nuovo materiale elastico
conosciuto come TARTAN. Siamo lieti di comunicare a tutti che i nostri bravissimi allenatori Ahmed Oueslati e Roberto Maccarrone (quest'ultimo tra l'altro gia' laureato in scienza motorie e impegnato al quinto anno di specializzazione a Gemona) il 12 gennaio 2013 hanno conseguito il diploma di struttore FIdal superando l'esame di abilitazione dopo un corso durato nelle sue fasi quasi un anno. Complimenti vivissimi da tutto lo staff della Polisportiva Triveneto Ts. Ampiezza e frequenza di corsa - MONDIALI DI ATLETICA - BERLINO 15 AGOSTO 2009 - QUALIFICAZIONI M.100. Rileviamo un' interessante spunto tecnico da noi rilevato osservando dal video i m.100 sulla corsa dell'americano TYSON GAY raffrontata con quella dell'azzurro FABIO CERUTTI nell'11a batteria dei mondiali e nella quarta batteria dei quarti di finale. Rivedendo i filmati dalla televisione al rallentatore si osserva come Tyson Gay corre con 44 appoggi (passi) con la stessa identica frequenza di Cerutti che però giunge al traguardo con 45 appoggi. Entrambi mantengono la stessa velocità e frequenza fino a 60 metri (con la stessa fase di corsa correndo praticamente in sincronia perfetta... guardare per credere per chi ne ha possibilità) e chiudendo rispettivamente in 10"16 e 10"36. Nei quarti di finale entambi gli atleti corrono per sorteggio nuovamente assieme, però Tyson Gay chiude in 9"98 aumentando SOLTANTO LA FREQUENZA E MANTENENDO LA STESSA AMPIEZZA (e cioè lo stesso numero di appoggi (44), mentre l'azzurro Cerutti con 45 appoggi non riesca ad aumentare la frequenza sul finale chiudendo pertanto quasi con lo stesso tempo ottenuto precedentemente (10"37). Questo significa a ns. modesto parere che l'americano Gay nella fase dei quarti di finale ha spinto di più che nella gara precedente (mentre probabilmente l'italiano era quasi ai suoi limiti attuali) e la differenza della prestazione non va ad incidere sull'ampiezza del passo ma soprattutto sulla frequenza. Inoltre mentre nella prima fase di corsa la differenza è quasi impercettibile, nella seconda parte di gara l'atleta più forte (in questo caso l'americano) tende a mantenere la stessa ampiezza ma va ad aumentare la frequenza, il che lo porta alla prestazione di maggior qualità. Alessandro Coppola RETTIFICHIAMO L'ARTICOLO SOTTO CON FOTO: I RECORD PIU' IMPRESSIONANTE DELLA STORIA DELL'ATLETICA USAIN BOLT LI HA COMPIUTI L'ANNO DOPO (2009) AI MONDIALI DI BERLINO CON QUEL STRATOSFERICO 9"58 SUI M.100 E L'ALTRETTANTO PAZZESCO 19"19 SUI 200, RISPETTO AI PUR NOTEVOLISSIMI 9"69 DEL 2008 E IL 19"30 OTTENUTI ALLE OLIMPIADI DI PECHINO. (FORSE QUESTO ATLETA CI STA ABITUANDO TROPPO BENE NOI COMUNI MORTALI, PER CUI NON SAPPIAMO PIU' IL LIMITE DI COSA CI FA PIU' IMPRESSIONE O NO..) Pechino 2008 - OLIMPIADI - Il record del mondo più impressionante della storia dell'atletica M.100 il Giamaicano USAIN BOLT 9"69 vento nullo, in decontrazione evidente al traguardo vince la finale olimpica di altissimo livello con la facilità di un qualsiasi campionato regionale, cancellando gli avversari! UOMINI JET Interessante articolo tecnico tratto da La Repubblica del 03 giugno 2008 in occasione del record del mondo dei m.100 di 9"72 del giamaicano USAIN BOLT. Il record è stato ottenuto a New York il 31 maggio 2008 subito dopo un temporale. Interessante l'analisi tecnica di un esperto come Locatelli. Osiamo aggiungere solo un'altra piccola cosa: Il record è stato ottenuto subito dopo un temporale abbattutosi nella zona della pista: La cosa non è la prima volta che accade: L'area più fresca e secca dopo un temporale favorisce le prestazioni cronometriche come l'esperienza insegna: nella foto piccola (v. all'interno) si nota la pista ancora bagnata............ [ leggi tutto l'articolo ] IL CRONOMETRAGGIO NELLE GARE DI CORSA caratteristiche, differenze, tipologie. Nelle gare di corsa il tempo ha per gli atleti un'importanza a volte quasi maggiore della posizione di arrivo in una gara, quasi a voler significare qual'è il significato che riveste per l'atleta la sfida con se stessi prima ancora che con l'avversario. Il cronometraggio ufficiale nelle gare di alto livello è quello elettrico o elettronico: il grilletto della pistola dello starter è collegata direttamente al display che rileva il tempo, mentre all'arrivo c'è un apparecchio chiamato fotofinish che blocca il conteggio cronometrico per ogni atleta non appena questo passa attraverso l'arrivo per il tramite di fotocellule particolari che fotografano l'arrivo. Il più classico dei cronometraggi è quello cosidetto "manuale" e cioè: partenza con la pistola, cronometrista posto sul traguardo che fa partire il cronometro alla vista della fiamma della pistola dello starter che si trova posto nei pressi della partenza e che lo blocca quando il singolo atleta giunge con il petto in linea con il traguardo arrotondando per difetto il tempo risultante sul suo cronometro al decimo successivo (es. 10"72 diviene 10"8 - 10"81 =10"9) Infine esiste una via di mezzo: il cosidetto cronometraggio semi elettrico o semi automatico: partenza come il manuale, arrivo con le fotocellule (magari con l'aiuto di una telecamera) assomiglia al manuale in quanto va sempre arrotondato al decimo successivo. Il tempo rilevato con il cronometraggio elettrico essendo più immediato e preciso all'avvio in quanto collegato direttamente al grilletto corrisponde a 24 centesimi di meno rispetto a quello rilevato con gli altri due sistemi sia nei m.100 che nei m.200, 14 centesimi in tutte le altre gare (es. un velocista che ottiene sui 200m. 20"5 e come se avesse ottenuto 20"74 elettrico o viceversa 10"92 corrisponderebbe a circa 10"7 manuale). In tutte le gare e per tutti i tipi di cronometraggio vale all'arrivo per la rilevazione del tempo finale solo il petto e il busto (mentre non vengono mai prese in considerazione altri parti del corpo tipo braccia,mani gambe, testa, piedi ecc.) ESERCIZI DI DESTREZZA NELL'ATLETICA GIOVANILE Nel periodo scolare (7-12anni) è molto utile introdurre nella preparazione dell'allievo esercizi di destrezza che gli serviranno successivamente per affrontare le varie specialità dell' atletica leggera. Per destrezza si intende la capacità del bambino di sapersi adattare, nel minor tempo possibile, alle più varie situazioni motorie alle quali l'istruttore lo sottopone. Facciamo qualche esempio: 1) andature e saltelli di tutti i tipi (anche in quadrupedia), utilizzando ostacoli, cerchi variamente disposti 2) esercizi d'equilibrio semplici e combinati (varie direzioni) su arti inferiori e superiori utilizzando anche attrezzi (appoggi, palloni, bacchette,trampolino elastico panche trave d'equilibrio 3) preacrobatica semplice: rotolamenti e capovolte (avanti e indietro), ruote, verticali, esercizi di acrobatica a coppie 4) percorsi polivalenti vari, a tempo, a staffetta che comprendono l'insieme degli elementi sopra citati (variando sempre: posizione di partenza, velocità, direzione, forza). Buon
lavoro !!!!
L'USO
DEL PIEDE NELLA CORSA E NEI SALTI
Il piede, ossia il segmento terminale dell'arto inferiore è costituito da 26 ossa disposte in tre gruppi che costituiscono il tarso, il metatarso e le falangi (dita). Nella corsa veloce il piede non deve mai essere appoggiato completamente a terra, bisogna cioè appoggiare solo la parte anteriore del piede costituita dal metatarso e dalle dita: ossia sullavampiede. Questo deve avvenire specialmente nella fase lanciata, dove l'avampiede appunto deve essere utilizzato in modo da arpionare il terreno prima di toccare terra quasi come fanno i felini nella corsa quando inseguono le prede. Anche per questo molti tecnici qualificati sostengono che guardare gli animali correre insegna molto su quali siano i principi fondamentali da rispettare per ottenere una corsa il più efficace e redditizia possibile. Ma la corsa sull'avampiede è anche adottata dai mezzofondisti e dai fondisti di grossa levatura che sostengono dei ritmi molto elevati anche su strada (basta vedere in TV le fasi rallentate nelle maratone...). Altra cosa importante nell'uso del piede della corsa nella velocita è quello di non abbassare mai la punta a terra nella fase aerea, ma di cercare di tenerla parallela al terreno in modo da favorire il richiamo della spinta a terra dell'avampiede nell' appoggio immediatamente successivo: quest'ultima caratteristica però si ritrova solo nelle specialità di corsa veloce e di salto in lungo, mentre non risulta altrettanto scontato nella corsa di resistenza dove gli appoggi non raggiungono una frequenza e una spinta tali da giustificare quest'accorgimento: i velocisti (lunghisti ed ostacolisti) infatti cercano nella corsa di portare spesso il piede in avanti e sopra il proprio baricentro (che corrisponde al bacino) e per ottenere ciò sono spesso quasi costretti a tenere le anche sollevate il più possibile da terra, mentre i podisti (anche quelli molto forti) debbono sostenere soprattutto l'importanza del ritmo e dell'efficacia di una corsa in modo che sia meno dispendiosa possibile anche a scapito della spinta massimale ed e ovvio che il sollevamento delle anche comporta uno sforzo aggiuntivo. La pianta del piede viceversa si usa nella fase di stacco (specie del lungo, del salto in alto, nei balzi alternati, nel salto triplo in fase di atterraggio ecc.), ma si utilizza pure nella partenza delle gare veloci contro il blocco in quanto per partire da fermo si richiede una forte spinta a mò di catapulta contro e sopra di esso (in quanto il piede supera in lunghezza quella del blocco tradizionale) e nella corsa lenta o dei fondisti "normali" che non riuscendo a raggiungere ritmi elevati comunque devono cercare di correre puntando gli appoggi maggiormente sulla parte anteriore del piede e comunque mai puntando il tallone a terra come si vede purtroppo in certi atleti improvvisati quasi si trattasse di marcia e non di corsa. Nelle gare di ostacoli viene utilizzato solo lavampiede anche in fase di ripartenza subito dopo il passaggio dellostacolo con il piede già predisposto prima dellatterraggio a compiere il movimento di spinta e si utilizza solo l'avampiede nella corsa in quanto il passaggio e quindi la spinta dev'essere rapida ed efficace. La reattività del piede proprio in queste specialità assume un valore particolarmente importante. (rinviamo all'articolo " il dolore della pianta del piede " sul link SPORT e MEDICINA) Alessandro Coppola - allenatore
TABELLA
PER LA DETERMINAZIONE DELLA PERCENTUALE DEI MASSIMALI NEGLI ESERCIZI CON
I BILANCERI
(SQUAT - 1/2 SQUAT - PANCA - ecc.) Tabella di S. Beraldo (1983) pubblicata anche su atletica studi del 2006 n.3-4 pag.21 e nel sito: www.sportraining.net Questa tabella è molto interessante per determinare la percentuale di carico riferita al proprio massimale conoscendo il massimo delle ripetute lenti che si riescono a fare con carichi inferiori o viceversa: ad es. chi solleva con il massimo sforzo 5 volte il bilancere con 50 kg di peso significa che ha un massimale in quel momento pari a circa 60 kg e che 50 kg rappresenta per lui l'85% del suo massimale.
L'uso
e il significato della FORZA nello sport: sue tipologie
La
forza è una delle tre caratteristiche assieme alla resistenza e
alla rapidità che intervengono nel misurare una prestazione atletica.
AEROBICA - PROCESSI ANAEROBICI - ACIDO LATTICO Alessandro Coppola - allenatore |